Gli impianti zigomatici sono una soluzione avanzata per i pazienti con gravi perdite di osso mascellare.
Questa procedura richiede una valutazione accurata da parte di un dentista con una esperienza specifica in questa procedura. In generale l’implantologia zigomatica dovrebbe essere considerata come l’ultima possibilità per riabilitare il Paziente con una arcata fissa. Anche gli impianti zigomatici, come quelli tradizionali, hanno una prognosi e nel tempo possono fallire, e prima o poi lo faranno come tutto ciò che avviene in medicina.
Ritengo che oggi sia una procedura abusata nel senso che mi capita alle volte di vedere Pazienti giovani a cui vengono installati in quanto comodi e veloci rispetto ad una rigenerazione e mi chiedo cosa faremo a queste persone quando sarà necessaria una nuova riabilitazione.
I criteri di inclusione per l’implantologia zigomatica possono variare, ma solitamente includono i seguenti aspetti:
- Grave atrofia ossea mascellare: gli impianti zigomatici sono indicati quando c’è una grave perdita di osso mascellare che rende difficile o impossibile l’uso di impianti dentali tradizionali. Ciò può avvenire a causa di traumi, infezioni, malattie ossee o spesso a causa del fallimento di precedenti riabilitazioni implantari.
- Impossibilità di innesto osseo: in alcuni casi, i pazienti potrebbero non essere candidati per le procedure di innesto osseo a causa di problemi di salute o altre complicazioni. Gli impianti zigomatici possono essere considerati come alternativa, considerando anche che un innesto osseo importante è più invasivo di un impianto zigomatico.
- Stabilità dell’osso zigomatico: è importante che l’osso zigomatico sia sufficientemente sano e stabile per sostenere gli impianti zigomatici. Una valutazione radiografica dettagliata sarà eseguita per valutare questa condizione.
- Buona salute generale: come per qualsiasi procedura chirurgica, la buona salute generale del paziente è fondamentale. Dovrebbero essere valutati fattori come la salute cardiovascolare, le condizioni mediche preesistenti e altre considerazioni mediche.
In generale ritengo quindi che il candidato ideale sia un Paziente “in età”, che abbia subito il fallimento di precedenti riabilitazioni e per il quale le tecniche rigenerative avanzate non siano proponibili